La missione della navetta Starliner della Boeing, lanciata il 5 giugno con gli astronauti Sunita Williams e Butch Wilmore, prevedeva una permanenza nello spazio di circa otto giorni. A causa di problemi con i propulsori e perdite di elio, la NASA ha scelto di rinviare il rientro dei due astronauti, che potrebbe avvenire non prima di febbraio 2025.
Impatto della missione
La moglie di Wilmore, Deanna, ha condiviso che le aspettative per il loro rientro si stanno spostando verso febbraio o marzo. Wilmore, genitore di due figlie, Daryn, di 19 anni, e Logan, di 16 anni, ha avuto la possibilità di comunicare frequentemente con la famiglia tramite videochiamate.
La primogenita ha espresso entusiasmo nel condividere momenti speciali con il padre, commentando la bellezza dei panorami dal suo punto di osservazione.
Reazioni dei familiari
Deanna ha detto che Wilmore è sereno nella sua situazione, confidando nella guida di una forza superiore. Ha aggiunto che la flessibilità mentale è fondamentale in queste circostanze.
Il marito di Suni, Michael Williams, ha notato che la moglie non mostra dispiacere per il prolungamento della sua permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale, considerato il suo ambiente ideale.
Prospettive future
Secondo il capo astronauta di NASA, Joe Acaba, se Wilmore e Williams non dovessero tornare a casa su Starliner, avrebbero la possibilità di restare in orbita per circa otto mesi. La situazione attuale rende incerta la tempistica del loro rientro, che potrebbe avvenire insieme a un altro equipaggio entro settembre.
Un eventuale passaggio a un volo della SpaceX richiederebbe l’adattamento del numero di astronauti, allungando così il soggiorno nella stazione spaziale fino a febbraio 2025.
Citazioni significative
Wilmore ha affermato che la resilienza e la pazienza sono fondamentali in questa missione, sottolineando come i test condotti siano essenziali per il benessere della missione e per raccogliere dati utili per il futuro rientro.
