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Dopo la diffusione di un rapporto potenzialmente compromettente riguardante i presunti comportamenti illeciti di Matt Gaetz, quest’ultimo ha deciso di ritirare la sua candidatura per il ruolo di procuratore generale. Nel giro di poche ore, il presidente eletto Donald Trump ha nominato Pam Bondi come sua scelta preferita.
“Per troppo tempo, il Dipartimento di giustizia è stato utilizzato contro di me e altri repubblicani — Non succederà più,” ha dichiarato Trump in un comunicato sui social media. “Pam farà tornare il DoJ al suo scopo originale di combattere il crimine e rendere l’America di nuovo sicura.”
Ma chi è realmente Pam Bondi e quale ruolo riveste nella cerchia di Trump? Bondi, che secondo il New York Times era registrata come democratica fino al 2000, ha sostenuto Trump fin dall’inizio, appoggiandolo durante le primarie repubblicane nel 2016 e posizionandosi come una difensora strenua del presidente eletto su Fox News. È stata una degli speaker principali alla Convenzione nazionale repubblicana del 2016, dove ha risposto con entusiasmo al coro del pubblico “‘Lock her up,’ mi piace molto,” relativo alla candidata democratica Hillary Clinton.
Bondi ha ricoperto il ruolo di procuratore generale della Florida dal 2011 al 2019. Durante il suo mandato di otto anni, ha cercato di annullare l’Affordable Care Act, si è opposta a protezioni legali per la comunità LGBTQ+ e ha rifiutato di intraprendere azioni legali contro Trump University dopo aver ricevuto numerose denunce di frode da parte di ex studenti nel 2013. Nello stesso anno, ha ricevuto una donazione di 25.000 dollari per la campagna da Trump, suscitando l’accusa di corruzione, anche se la denuncia non ha avuto seguito. Inoltre, Bondi ha lavorato come uno degli avvocati di Trump durante il primo processo di impeachment e ha sostenuto le affermazioni infondate di frode elettorale dopo la vittoria di Joe Biden nel 2020, affermando su Fox News di credere che potessero esistere “schede false”.
Attualmente, Bondi è la presidente legale dell’America First Policy Institute, un think tank di destra che ha giocato un ruolo significativo nella campagna per la seconda presidenza di Trump e mantiene legami stretti con il suo team di transizione. Se confermata, Bondi supervisionerà un dipartimento responsabile di tutelare i diritti civili e le leggi statunitensi, nonché di perseguire crimini federali, compresi i casi di centinaia di rivoltosi accusati durante l’insurrezione del Campidoglio del 6 gennaio, ai quali Trump aveva promesso la grazia.