Il potere del voto è fondamentale e non è mai troppo tardi per esercitarlo. Recentemente, durante un’intervista con MSNBC, la celebre cantante Stevie Nicks ha confessato che la sua più grande “ragione di pentimento” è stato non aver votato fino all’età di 70 anni, esortando altri a evitare lo stesso errore.
Il rammarico di non aver votato
Nicks, oggi 76enne, ha affermato: “Non ho mai votato fino ai 70 anni e ora me ne pento”. Questa ammissione è stata fatta pubblicamente sul palco, dove ha ripetutamente comunicato il suo rammarico a un vasto pubblico nel corso degli ultimi due anni.
Le difficoltà nel partecipare al voto
Secondo Nicks, esistono molte giustificazioni per non recarsi alle urne, “ma raramente sono valide”. Ha messo in luce come ci si possa facilmente giustificare dicendo di non avere tempo. “In fin dei conti, non si ha un’ora per votare?”, ha chiesto, sottolineando l’importanza di partecipare attivamente alle elezioni.
Un voto significativo in un’elezione cruciale
In vista della prossima data elettorale, Nicks ha annunciato che voterà con orgoglio per Kamala Harris, spiegando che la sua scelta si basa principalmente su un’argomentazione: il diritto all’aborto. “Dobbiamo trovare un modo per ripristinare Roe v. Wade”, ha affermato.
Il messaggio della canzone “The Lighthouse”
Nella sua nuova canzone, “The Lighthouse”, Nicks trae ispirazione dalla lotta per i diritti riproduttivi e invita gli ascoltatori a “leggere attentamente le parole, ascoltare la musica e votare in ogni caso”. A inizio mese, ha espresso il suo supporto per Harris, definendola “il faro” che guida verso la speranza.
Un messaggio di ottimismo e perseveranza
Nonostante le attuali turbolenze politiche, Nicks si dichiara “molto ottimista” riguardo alle elezioni, manifestando un grande rispetto per Harris. Ha anche evidenziato come la lotta per i diritti riproduttivi continui, a prescindere dal risultato elettorale. “Il faro deve continuare a brillare e proteggere le navi dalle insidie”, ha sottolineato.
Infine, ha esortato i musicisti a usare la loro arte per ispirare cambiamenti, come avveniva negli anni ’60 e ’70 con brani di Bob Dylan, Joan Baez, Joni Mitchell e Stephen Stills. “Scrivere canzoni su ciò che accade è fondamentale”, ha concluso.