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Una nuova azione legale accusa Sean “Diddy” Combs di aver somministrato droga e di aver abusato sessualmente di una ragazza di 13 anni durante un after-party per i MTV Video Music Awards del 2000. L’aggressione sarebbe avvenuta con la partecipazione di un celebre uomo non identificato, mentre una donna famosa assisteva all’atto. Questa denuncia si inserisce in un’ondata di nuove accuse di violenza sessuale contro Combs, presentate domenica da cinque autori anonimi in un tribunale federale di New York, con segnalazioni di episodi avvenuti tra il 2000 e il 2022. Gli accusatori sono assistiti dall’avvocato Tony Buzbee, il quale ha avviato un servizio di consulenza attraverso un numero telefonico e ha già depositato altre denunce contro Combs la scorsa settimana.
Combs ha respinto tutte le accuse. L’avvocato del rapper ha dichiarato che “la conferenza stampa e il numero 1-800 che hanno preceduto l’ondata di denunce erano tentativi evidenti di ottenere visibilità”. “Il signor Combs e il suo team legale hanno piena fiducia nei fatti, nelle proprie difese legali e nell’integrità del processo giudiziario. In tribunale, la verità sarà accertata: il signor Combs non ha mai abusato sessualmente di nessuno, adulto o minore, uomo o donna”.
Altre dodici persone hanno accusato Combs di violenza sessuale da quando la sua ex compagna, la cantante Cassie, ha presentato una denuncia federale nel novembre 2023, in cui lo accusava di violenza sessuale e abusi fisici. Combs ha negato le accuse di Cassie e i due hanno trovato un accordo. Il discusso magnate della musica è stato successivamente incriminato per accuse di traffico sessuale e racket e attualmente è detenuto in attesa di processo, fissato per maggio 2025.
Nella denuncia depositata domenica scorsa, Jane Doe afferma di avere 13 anni quando tentò di assistere ai VMAs il 7 settembre 2000. Non avendo un biglietto, si avvicinò a vari autisti di limousine per scoprire se c’era un modo per entrare all’evento. La denuncia afferma che un autista che presumibilmente lavorava per Combs le disse che “corrispondeva a ciò che Diddy cercava” e la invitò a un after-party. Secondo Jane Doe, l’uomo la portò alla festa e, una volta arrivata, le fu chiesto di firmare un accordo di non divulgazione (di cui non ricevette copia). Fa sapere di aver ricevuto una bevanda e di aver iniziato a sentirsi stordita e leggera. Trovò una stanza vuota dove poter riposare, ma poco dopo Combs entrò con un “maschio e una femmina” non identificati. Jane Doe accusa il maschio di averla violentata mentre la femmina assisteva, e Combs successivamente perpetrò un’altra violenza. Dopo l’accaduto, secondo quanto riferito, Jane cercò di fuggire dalla casa in stato di nudità, un evento che le causò una profonda depressione che perdura ancora oggi, a distanza di 24 anni.
Altri due querelanti hanno dichiarato di essere stati aggrediti sessualmente da Combs quando erano minorenni, accuse che lui respinge. Una donna anonima ha intentato causa contro il produttore nel dicembre 2023, sostenendo di aver subito uno stupro di gruppo, quando aveva 17 anni, da parte di Combs e di due uomini presso uno studio di registrazione a Manhattan nel 2003. Un John Doe ha anche affermato di essere stato aggredito sessualmente da Combs quando aveva soltanto 16 anni a una delle famose “White Parties” nel 1998.