Recenti eventi hanno sollevato preoccupazioni relative alla sicurezza di Donald Trump, candidato repubblicano, in vista delle imminenti elezioni presidenziali del 2024. Durante un rally a Southern California, il 78enne ex presidente ha affrontato situazioni critiche, con diversi avvisi di minacce collegate alla sua sicurezza. Dettagli cruciali emergono dallo sviluppo della situazione al rally di Coachella.
Una nuova minaccia contro Donald Trump?
Nel rally a Coachella, tenutosi il 12 ottobre, non sono stati esplosi colpi. È stato, Effettuato un arresto: un uomo di nome Vem Miller è stato fermato per possesso di una pistola carica e un caricatore ad alta capacità. Il residente di Las Vegas è stato portato presso il John J. Benoit Detention Center a Indio, California, con l’accusa di possesso illegale di arma e di munizioni. È stato rilasciato su cauzione di 5.000 dollari.
Nel corso di un’ulteriore conferenza stampa tenuta il 13 ottobre dagli uffici dello sceriffo della contea di Riverside, è stato confermato che le intenti di Miller non hanno compromesso la sicurezza di Trump né quella degli altri partecipanti al rally.
Miller affronterà il processo il 2 gennaio 2025 presso il Indio Larson Justice Center.
Precedenti tentativi di assassinio contro Trump
La storico di minacce contro Donald Trump si compone di due precedenti tentativi di assassinio. Il primo è avvenuto il 15 settembre, quando Ryan Wesley South ha puntato un’arma contro Trump mentre si trovava presso un campo da golf a West Palm Beach, Florida. Dopo lo sparo, South è fuggito ma è stato arrestato poco dopo.
Il secondo tentativo è avvenuto il 13 luglio, quando Thomas Matthew Crooks ha aperto il fuoco in direzione di Trump durante un evento a Butler, Pennsylvania. Un proiettile ha sfiorato l’orecchio di Trump e il servizio segreto lo ha rapidamente allontanato, mentre Crooks è stato colpito da un cecchino del servizio segreto. Due partecipanti al rally sono stati feriti, uno dei quali ha perso la vita.
Reazioni di Trump ai tentativi di assassinio
Attualmente, Trump non ha commentato pubblicamente la recente minaccia avvenuta al rally californiano. Riguardo ai tentativi precedenti ha dichiarato di sentirsi “al sicuro e bene”, aggiungendo che non si arrenderà mai. Dopo il fatto di Butler, ha espresso gratitudine verso il personale del servizio segreto per la loro pronta reazione, e ha anche esteso le condoglianze alle famiglie delle persone coinvolte.