Marie Adam-Leenaerdt riesce a far sembrare cool donne di tutte le età, un’impresa rara al giorno d’oggi.
Di
Cathy Horyn,
critico di moda per il Cut dal 2015.
Prima di unirsi al Cut nel 2015, è stata critica di moda al New York Times (seconda persona a ricoprire il titolo) dal 1999 al 2014.
Illustrazione fotografica: di The Cut; Foto: gentile concessione di Vaquera, Marie Adam-Leenaerdt
Illustrazione fotografica: di The Cut; Foto: gentile concessione di Vaquera, Marie Adam-Leenaerdt
Durante il pranzo al Terminus Nord, una brasserie di fronte alla Gare du Nord a Parigi, i commensali sono stati colpiti dalla presentazione di una giovane designer belga, Marie Adam-Leenaerdt. I camerieri, impassibili, servivano piatti di uova sode e pâté sui tavoli coperti di lino bianco. Nonostante Adam-Leenaerdt abbia solo 20 anni e abbia fondato il suo marchio due anni fa, dopo un’esperienza in Balenciaga, la sua scelta di un ristorante affollato ha dimostrato grande audacia. Il suo produttore, il veterano Etienne Russo, ha affermato che il costo dell’evento è stato inferiore rispetto a molti altri luoghi per sfilate.
Il Terminus Nord è così famoso tra i viaggiatori da mantenere un monitor digitale vicino al bar con l’orario dei treni, permettendo di tenere traccia del tempo a disposizione per pranzare. Un giornalista francese, seduto con un gruppo di americani, ha ironizzato sul fatto che fosse un orario per i designer riguardo alle loro imminenti dimissioni.
Nell’industria della moda, si riscontra una scarsa mobilità, nonostante le crescenti voci su un cambiamento significativo tra i vari marchi. Finora, l’unico mutamento è stato l’assunzione di Sarah Burton da parte di Givenchy. C’è curiosità per il debutto di Alessandro Michele da Valentino. Chanel continua la ricerca di un nuovo direttore creativo. La domanda circolante è se Jonathan Anderson di Loewe possa essere il prossimo a Gucci. Nel complesso, l’industria sembra aver bisogno di una scossa di emozioni, di nuove idee; attualmente, risulta stagnante.
Marie Adam-Leenaerdt
Foto: gentile concessione di Marie Adam-Leenaerdt
Nel frattempo, si sta facendo strada un nuovo gruppo di giovani designer, tra cui Adam-Leenaerdt, il londinese Michael Stewart di Standing Ground e la svedese Ellen Hodakova Larsson, la cui ultima collezione, realizzata con materiali di scarto