Il recente voto che ha confermato Mike Johnson come 56° Presidente della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha suscitato grande attenzione. Risultato di una votazione svoltasi il 3 gennaio 2025, Johnson ha mantenuto la sua carica con una differenza esigua. Dopo il voto iniziale di alcuni membri repubblicani contro di lui, la sua posizione sembrava compromessa, ma il cambio di rotta di tre membri chiave gli ha permesso di riconfermare la sua leadership.
Voti necessari per la conferma di Mike Johnson
Per poter essere eletto o riconfermato come Presidente della Camera, Johnson necessitava di 218 voti su un totale di 434. Con una maggioranza repubblicana molto ristretta, ogni voto risultava fondamentale per la sua conferma.
Chi ha votato contro Mike Johnson?
Secondo fonti ufficiali, i tre repubblicani che inizialmente si sono espressi contro la candidatura di Johnson sono stati:
- Thomas Massie, che ha votato per Tom Emmer
- Ralph Norman, che ha scelto Jim Jordan
- Keith Self, che ha optato per Byron Donalds
Successivamente, Self e Norman hanno cambiato il loro voto a favore di Johnson, consentendogli di ottenere un totale di 218 voti, mentre Massie ha mantenuto il proprio dissenso. Johnson ha dichiarato di non aver fatto promesse ai due membri ribelli riguardo al loro cambio di voto.
Composizione repubblicana della Camera
Attualmente, la Camera dei Rappresentanti conta 219 membri repubblicani contro 215 membri democratici, il che conferma la maggioranza repubblicana dopo le elezioni del 2024.
Risultato di Hakeem Jeffries alla votazione per il Presidente
Hakeem Jeffries, Leader della Minoranza Democratica, ha ricevuto 215 voti. Dopo l’elezione di Johnson, Jeffries ha esortato i suoi colleghi a collaborare come americani per il bene comune, proponendo di evitare tagli ai benefici sociali e assistenziali.
Jeffries ha rimarcato la posizione democratica contro le forme estreme di destra, sottolineando che non è accettabile penalizzare le fasce più deboli per favorire agevolazioni fiscali a favore di miliardari e grandi aziende.
