Tim Matheson di ‘Animal House’: Come Ho Evitato la Dipendenza da Cocaina negli Anni ’70

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tim matheson: una vita lontana dalle dipendenze

In un recente memoir, Tim Matheson sottolinea la sua sorte nel non essere caduto negli eccessi legati all’uso di sostanze stupefacenti, un destino che ha colpito molti dei suoi colleghi a Hollywood. Il libro, intitolato “Damn Glad to Meet You“, offre uno sguardo sulle sfide e i pericoli del mondo dello spettacolo degli anni ’70 e ’80, un periodo segnato dalla diffusione della cocaina.

un ambiente pericoloso

Matheson, che oggi ha 76 anni, ha riconosciuto di aver sperimentato la cocaina ma senza mai scivolare nelle profondità cui si abbandonavano alcuni dei suoi coetanei. Racconta di essere stato un attore di supporto, lontano dai riflettori e da un focus eccessivo su di lui.

Non ero il protagonista,” ha dichiarato, “Ero un attore che lavorava da un lavoro all’altro.” Questo status gli ha, in parte, permesso di evitare gli eccessi che affliggevano le star più in vista.

lavorare con i grandi del cinema

Matheson ha vissuto esperienze formative, come il suo lavoro con leggende del cinema, in particolare con Lucille Ball nel film “Yours, Mine and Ours”. La sua forza e determinazione hanno modellato la etica lavorativa di Matheson: “Era severa e non c’era spazio per chiacchiere sul set. Richiedeva serietà da tutti.”

Sostenendo che sia fondamentale separare la vita personale dal lavoro, Matheson ha tenuto a precisare: “Lavoravo duramente quando era il momento di farlo, e quando finivo, mi divertivo. Ma mai farei nulla che potesse compromettere il mio lavoro.”

un osservatore attento degli eccessi di hollywood

Matheson ha condiviso di aver conosciuto colleghi che si presentavano ubriachetti a spettacoli teatrali senza rinunciare a esibirsi, un approccio che non faceva parte della sua etica. La sua carriera lo ha portato a collaborare con figure iconiche, tra cui:

  • John Belushi, morto di overdose nel 1982
  • Doug Kenney, deceduto per una caduta accidentale nel 1980
  • Chris Farley, scomparso nel 1997, anch’egli per overdose

Questi eventi tragici hanno indotto Matheson a riflettere con amarezza: “Queste luci brillanti sono state spegnate. È stato solo stupido.” Sottolinea che, inizialmente, molti credevano che la cocaina fosse innocua, confermando poi che la verità è emersa nel tempo.

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