Netflix ha ampliato la propria offerta di contenuti crime con una nuova serie ispirata al caso dei fratelli Menendez, Lyle ed Erik. I due, che erano rispettivamente di 21 e 18 anni quando uccisero i propri genitori nel 1989, sono stati giudicati colpevoli dell’omicidio di José e Mary Louise Menendez, ricevendo una condanna all’ergastolo senza possibilità di liberazione anticipata. Nonostante provenissero da una famiglia benestante, grazie alla carriera del padre nell’industria dell’intrattenimento, Lyle ed Erik hanno sostenuto durante il processo di aver subito abusi fisici, emotivi e sessuali durante l’infanzia.
l’ultima stagione di Monsters
Il caso della famiglia Menendez ha attirato l’attenzione pubblica, e ora Netflix, in collaborazione con i creatori di Dahmer, ha lanciato la seconda stagione della sua serie antologica crime incentrata sui fratelli Menendez. Monsters: The Lyle and Erik Menendez Story, debuttata il 19 settembre, è composta da otto episodi, ciascuno della durata compresa tra 30 e 65 minuti.
Il cast
- Nicholas Alexander Chavez (Lyle)
- Cooper Koch (Erik)
- Javier Bardem (José)
- Chloë Sevigny (Mary Louise, conosciuta anche come “Kitty”)
Il lancio della serie è avvenuto poco dopo la pubblicazione ufficiale del trailer il 4 settembre, che ha mostrato la famiglia Menendez mentre posava per un ritratto, scene in aula e momenti delle vite dei fratelli dopo il crimine. Un teaser diffuso il 27 agosto ha rivelato una conversazione tra i genitori, in cui Mary Louise chiede a José riguardo alla situazione con i figli: “Ho bisogno di sapere cosa succede con te e i ragazzi.” José risponde inquieto, “Cosa intendi dire?”. La tensione aumenta con le parole di José, “È finita, la sistemerò.” Nella scena successiva, i fratelli, avvolti in una luce blu, si abbracciano e uno di loro afferma: “Adesso siamo soli, tocca a noi.”
parte dell’antologia crime
La serie fa parte dell’antologia Monsters, che ha preso il via con la produzione di Ryan Murphy e il racconto della vita di Jeffrey Dahmer, un noto serial killer e cannibale. Secondo le dichiarazioni rilasciate, Murphy ha chiarito che il suo interesse non era rivolto solo alla figura di Dahmer, ma piuttosto a comprendere cosa lo avesse trasformato nel mostro che era.
Stando a quanto riportato, la descrizione della serie sottolinea come essa “esplora un caso storico che ha colpito il mondo, aprendo la strada alla moderna fascinazione per il vero crimine,” e pone una domanda cruciale: “Chi sono i veri mostri?”.
