esperienze di jelly roll nell’ambito della sobriety
Jelly Roll ha condiviso la sua esperienza riguardo alla partecipazione al suo primo incontro di Alcolisti Anonimi, avvenuto quando era solo un adolescente. Durante un episodio del programma “The Highway” su Sirius XM, il cantante ha rivelato che la sua presenza a questa riunione fu imposta da un giudice all’età di 14 anni.
il primo incontro di alcolisti anonimi
Ricordando quel momento significativo, Jelly Roll, il cui vero nome è Jason Bradley DeFord, ha dichiarato: “Non mi ricordo bene il mio primo vero incontro perché ero costretto a parteciparvi da giovane.” Ha poi aggiunto che, sebbene non ricordi dettagli specifici, ha imparato molto da quella e dalle altre riunioni che ha frequentato nel tempo.
l’impatto delle riunioni di aa sulla sua vita
Il cantante ha sottolineato che le riunioni di AA hanno avuto un impatto notevole sulla sua vita, affermando di non aver mai provato un’ispirazione simile a quella che prova uscendo da un incontro di Alcolisti Anonimi o Narcotici Anonimi. Ha aggiunto che esperienze in queste stanze possono essere preziose anche per chi non ha mai fatto uso di alcol.
la canzone “i am not okay”
Le sue esperienze a queste riunioni hanno ispirato la creazione della canzone “I Am Not Okay”. Jelly Roll ha descritto queste riunioni come vere e proprie performance teatrali, ricche di emozioni e lezioni da apprendere.
il percorso verso la sobrietà
Nell’ambito del suo percorso verso la sobrietà, il cantante ha rivelato di fare affidamento sulla marijuana per rimanere distante da sostanze più pesanti. In precedenti interviste, ha dichiarato che l’uso di marijuana l’ha aiutato a gestire l’ansia.
la visione personale sulla marijuana
Jelly Roll ha esplicitato: “Credo che un mondo senza marijuana mi porterebbe a riadottare abitudini distruttive come bere codeina o assumere Xanax.” Ha difeso la marijuana come un supporto cruciale nel suo percorso di vita, affermando che è stata fondamentale per mantenere la sua sobrietà.