A seguito di un’importante operazione multilaterale per uno scambio di prigionieri, il giornalista statunitense Evan Gershkovich è stato ufficialmente liberato da un carcere russo, dove era stato ingiustamente detenuto.
Il reporter del Wall Street Journal era stato arrestato nel marzo 2023 a Yekaterinburg, mentre svolgeva il suo lavoro. Era stato condannato per spionaggio legato a un processo giudiziario di rilevanza in Russia. Insieme a lui, Paul Whelan, un ex marine, aveva ricevuto una condanna di 16 anni. Whelan, che si trovava in Russia per un matrimonio nel 2018, era anch’egli stato accusato di spionaggio, accuse che il governo statunitense ha sempre negato. Altri giornalisti detenuti comprendevano Vladimir Kara-Murza e Alsu Kurmasheva.
Paul Whelan ha manifestato il suo senso di tradimento nei confronti degli Stati Uniti, in seguito a precedenti scambi di prigionieri, come quello di Brittney Griner nel 2022, che lo aveva escluso. Tale sentimento è stato condiviso con la BBC.
Il presidente Joe Biden ha dichiarato il 1 agosto, sottolineando come “il loro brutale supplizio sia finito, e sono finalmente liberi”. Ha poi aggiunto che i legami tra le nazioni sono essenziali e che la situazione attuale è un forte esempio di come sia fondamentale avere alleati fidati per affrontare questioni delicate.
Diverse nazioni, tra cui Germania, Norvegia, Turchia, Polonia e Slovenia, hanno partecipato all’accordo. Biden ha espresso la sua gratitudine, evidenziando che “l’accordo che ha reso possibile questa liberazione è stato un’impresa di diplomazia e amicizia”.
Grazie a tale intesa, in totale sono stati liberati 16 individui, tra cui quattro americani, sette russi e cinque tedeschi. Biden ha concluso affermando che “gli Stati Uniti hanno contribuito a garantire la loro libertà, dimostrando il nostro impegno per la giustizia e i diritti umani, non solo per i nostri cittadini, ma anche per gli altri.”
