barry keoghan e il suo coraggio in “saltburn”
Barry Keoghan ha dimostrato audacia nell’interpretare il suo ruolo nel film “Saltburn”, affrontando senza timori una scena di grande impatto. La trasmissione recente del “Louis Theroux Podcast” ha messo sotto i riflettori un momento cruciale del film, in cui il personaggio di Keoghan, Oliver Quick, si esibisce in una danza completamente nudo.
la verità sulla scena finale
Quando il conduttore Louis Theroux ha sollevato la questione riguardo a possibili uso di protesi o di modifiche corporee, Keoghan ha immediatamente smentito tali speculazioni. “Enhaced? Chi lo ha detto? Nah, wow,” ha reagito l’attore, chiarendo che la performance era totalmente priva di artifici.
un’esperienza artistica
Il personaggio di Keoghan si lancia in una danza trionfale nel finale del film, mentre gode della nuova eredità di un grande palazzo. La sua interpretazione porta con sé un sentimento di libertà e proprietà, esprimendo un’intimità con l’ambiente circostante. L’attore ha descritto la scena come una sorta di opera d’arte, affermando: “È bello da vedere… il corpo che si muove tra le stanze è quasi come un dipinto.”
- Barry Keoghan – Oliver Quick
- Emerald Fennell – Regina dei registi
- Sophie Ellis-Bextor – Autrice di “Murder On The Dance Floor”
la preparazione e l’improvvisazione
Keoghan ha anche rivelato che la scena è stata girata in undici take, un processo che gli ha permesso di superare iniziali incertezze riguardo alla nudità. Con il supporto del team di produzione, si è sentito a suo agio, consentendo alla narrazione di prevalere su qualsiasi imbarazzo.
l’arte dell’improvvisazione nella recitazione
L’attore ha condiviso che una scena precedente, quella ambientata nel cimitero, è stata anch’essa improvvisata, in linea con il suo desiderio di esplorare le reazioni del suo personaggio. “Volevo vedere quale sarebbe stata la prossima mossa di Oliver,” ha dichiarato, sottolineando che l’approccio spontaneo ha giovato alla trama.
conclusioni artistiche
Keoghan ha descritto l’interpretazione del suo personaggio come un viaggio, in cui ogni azione mirava a rappresentare una transizione significativa. La scena finale è stata concepita per suscitare una risposta complessa nel pubblico, unendo elementi di repulsione e attrazione. “Se abbiamo fatto bene il nostro lavoro, il pubblico è dalla parte di Oliver,” ha affermato Emerald Fennell, evidenziando la necessità di una vittoria emotiva.
