La città di Valencia, situata a sud di Barcellona lungo la costa mediterranea, ha recentemente subito uno dei disastri naturali più gravi degli ultimi anni. Questa meta turistica apprezzata è nota per le sue spiagge, gli orti di agrumi e come luogo di origine del famoso piatto di riso, la paella.
Eventi recenti in Spagna
Martedì, forti tempeste hanno provocato allagamenti severi in diverse zone del sud e dell’est della Spagna, un fenomeno conosciuto localmente come DANA (depressione isolata in alta quota). Meteorologi segnalano che in alcune aree di Valencia è stata registrata una pioggia equivalente a un anno intero in sole otto ore, causando danni significativi alle coltivazioni in una regione che produce quasi i due terzi degli agrumi della Spagna.
La gravità delle inondazioni che stanno colpendo Valencia è incomprensibile. A Chiva, sono stati registrati incredibili 343 mm di pioggia in sole 4 ore, tra le 16:30 e le 20:30.
Attualmente, la Spagna stava già riprendendosi da una grave siccità ed ha vissuto temperature record negli ultimi anni. Esperti suggeriscono che l’aumento della frequenza di eventi atmosferici estremi potrebbe essere collegato al cambiamento climatico, poiché la siccità prolungata rende più difficile per il terreno assorbire grandi volumi d’acqua.
Le vittime del disastro
Almeno 95 persone hanno perso la vita a causa delle inondazioni fulminanti che hanno colpito la regione orientale della Spagna, in particolare Valencia e aree limitrofe. Il bilancio potrebbe aumentare poiché diverse persone risultano ancora disperse.
Situazione dei soccorsi e degli aiuti
Più di 1.000 soldati delle unità di emergenza della Spagna sono stati inviati nelle zone colpite, e il governo centrale ha istituito un comitato di crisi per coordinare le operazioni di soccorso. Tali sforzi sono ostacolati da linee elettriche abbattute che hanno interrotto l’elettricità, da reti telefoniche non funzionanti e da strade inagibili. I servizi di emergenza a Valencia invitano i cittadini a evitare viaggi stradali e a rimanere aggiornati attraverso i canali ufficiali.
Il leader regionale di Valencia, Carlos Mazon, ha dichiarato in conferenza stampa che alcune persone sono rimaste isolate in luoghi inaccessibili. Ha sottolineato che “se i soccorsi non sono ancora arrivati, non è per mancanza di mezzi, ma per problemi di accesso”.
Il Primo Ministro spagnolo, Pedro Sanchez, ha rassicurato gli interessati affermando che non saranno abbandonati, sottolineando: “Per coloro che cercano i loro cari, tutta la Spagna condivide il vostro dolore. La nostra priorità è aiutare e stiamo predisponendo tutte le risorse necessarie per riprendere dopo questa tragedia”.
Nonostante la pioggia si sia attenuata a Valencia mercoledì mattina, Sanchez ha avvertito che il pericolo non è ancora finito, poiché la tempesta continua a muoversi verso nord. “Non dobbiamo abbassare la guardia, poiché la perturbazione atmosferica sta ancora causando disagi e non possiamo affermare che questo episodio devastante sia terminato”.
Inoltre, la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato che l’Unione Europea contribuirà a coordinare i gruppi di soccorso utilizzando il sistema satellitare di geo-monitoraggio Copernicus.